sabato 25 maggio 2013

Libertà e servitù

Fedro, oggi.
Domani, Esopo

LIBERTÀ E SERVITÙ

Un lupo, tutto striminzito dalla fame, incontra un cane ben pasciuto. Si salutano e si fermano.
- Donde vieni così lucido e bello? E che hai mangiato per farti così grasso? Io, che sono tanto più forte di te, muoio di fame.
E il cane: - Se vuoi ce n’è anche per te. Basta che tu presti lo stesso mio servizio al padrone.
- E che servizio?
- Custodirgli la porta di casa e tenere lontani i ladri la notte.
- Uh! Ma io sono prontissimo! Adesso sopporto nevi e piogge nel bosco, trascinando una vita maledetta. Ma deve essere molto facile vivere sotto un tetto e riempirsi lo stomaco in pace.
- Allora vieni con me.
E vanno. Lungo la via il lupo vede una spelatura al collo del cane
- Che roba è quella, amico mio?
- Oh…è niente.
- Ma, se vuoi dirmelo…
- Qualche volta, per la mia natura impetuosa, mi tengono legato, perché stia quieto durante il giorno e vigili la notte. Ma al crepuscolo vado in giro dove mi piace; mi si porta il pane senza che io debba richiederlo; il padrone mi dà gli ossi della sua tavola; la servitù mi getta qualche boccone; gli avanzi di ognuno sono miei. Così, senza fatica mi empio la pancia.
- Ma se hai voglia di uscire, è permesso?
- Proprio, interamente, no…
- Addio, caro; goditi pure le tue gioie; non voglio essere re, se non posso essere libero come voglio io


MORALE DELLA FAVOLA… NON CHIEDERLA AL CANDIDATO SINDACO DELLA LISTA INNOVAZIONE CIVICA. LUI E LA LISTAINNOVAZIONE CIVICA, IN TERMINI DI LIBERTÀ, POSSIEDONO… UNA FAME DA LUPO.

E così, tra l’altro, per quanto riguarda la lista Innovazione Civica, si ristabiliscono gusti e preferenze in campo faunistico. Ci sentiamo più affini alla famiglia dei Canidi che degli Strigidi

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