Ripartire
dalle relazioni civiche e sociali e non abbassare mai l'attenzione sull'imprenditoria giovanile nei settori del
turismo, dell'artigianato e dell'' associazionismo. E' questa la chiave di
volta per i giovani di Innovazione Civica,
per dare fiducia ai ragazzi che
coraggiosamente decidono di rimanere in questi territori. In una crisi senza
precedenti comprendiamo le difficoltà di chi amministra e del sindaco, che è diventato senza dubbio l'ultima
frontiera del lamento dei cittadini, destinatario ormai naturale di ogni richiesta anche su questioni
che a livello comunale non ha possibilità di gestire. Ma occorrono scelte coraggiose
e sopratutto il massimo impegno dei giovani che siedono tra gli scranni del
consiglio per dare impulso a delle
attività che crediamo siano ormai di vitale
importanza per la città e che non possono essere sottovalutate. La lista è lunga: esperienze di job shadowing, istituzione di una rete locale di informazione virtuosa tra
comuni e luoghi ad alta affluenza turistica, rilancio della consulta e maggiore
coordinamento delle associazioni, delle parrocchie, delle società sportive.
Dall' 'esperienza virtuosa della consulta giovanile,inoltre,gettare le basi per l'istituzione di un dipartimento
per le politiche attive del lavoro e ricominciare a far funzionare l'informa-
giovani. Un'idea di governo suggerita
all'attuale sindaco, quella di Innovazione civica, non più ancorata all'idea dell'ente pubblico che deve uscire i soldi, ma di un ente che deve
riuscire invece ad istituzionalizzare ciò che viene creato,
mettendo ad esempio il cappello sulle reti tra gli operatori, sulle associazioni
e promuovendo sinergie. Sopratutto i
giovani amministratori ascoltino le istanze dei coetanei. In questi anni si
gioca il futuro delle nuove generazioni, come in una gara in cui vince chi
crea, chi non si arrende, chi prova ad innovare. Palazzolo è ancora una città
in cui i giovani che decidono di rimanere per scelta, si rimboccano le maniche inventandosi
commercianti, artigiani,aprendo nuove attività, esercizi commerciali,
laboratori e decidendo di non scoraggiarsi e di fare necessità virtù.
Soprattutto per loro chiediamo agli amministratori di fare
l'impossibile. Noi di Innovazione Civica ci siamo,pronti a dare il nostro
contributo costruttivo, con la stessa volontà di sempre di spenderci per migliorare la nostra città e
convergere insieme verso progetti comuni e
proposte operative condivisibili.
giovedì 17 luglio 2014
venerdì 29 novembre 2013
CHIESTO IL RINVIO DELLA RATA TARES PER GIOVANI IMPRESE E ATTIVITA' COMMERCIALI
PALAZZOLO. Abbiamo chiesto all'amministrazione comunale di prendere in considerazione la possibilità di
prevedere la sospensione, (almeno della parte comunale) e il conseguente rinvio di qualche mese del
pagamento della Tares dei giovani commercianti e delle nuove imprese,
magari guidate da giovani donne. "A chiederlo - spiega Maurizio Aiello -
un gruppo di giovani commercianti, imprenditori e artigiani che alla fine dell'anno si troveranno a
dover fronteggiare altre tassazioni, costi e ad ammortizzare ancora gli
oneri di start-up. Sarebbe interessante capirne e valutarne la
fattibilità anche per la nostra comunità, sulla scia di tanti altri
comuni che l'hanno attuata". Sono molte infatti, nonostante la crisi, le
botteghe, i negozi, le imprese artigiane nate in città. "Per far
rimanere i giovani a Palazzolo e non farla diventare una città per
anziani- continua Aiello- occorre creare delle opportunità. Il consiglio
comunale e i tanti giovani che lo compongono, cerchino di supportare in
maniera concreta chi ha il coraggio di rimanere a investire a
Palazzolo. La presenza e la vicinanza delle istituzioni di sicuro non
scoraggerebbe altre iniziative di auto-impiego." Un'iniziativa di grande
importanza per le nuove generazioni e un segnale per i più giovani di
un territorio che risente forse più di altri di una crisi senza
precedenti.
lunedì 18 novembre 2013
ELETTROSMOG: Il punto della situazione è un punto di partenza!
Abbiamo partecipato con attenzione alla conferenza organizzata al comune sull'elettrosmog.
Iniziamo con ordine: Con il termine elettrosmog si intende l'inquinamento elettrico, magnetico e elettromagnetico derivante in genere da radiazioni non ionizzanti, quindi nell'intervallo che copre frequenze da zero Hz o campi statici, passando per le bassissime frequenze e arrivando alla luce visibile (wikipedia).Purtroppo come diceva uno dei relatori, l'elettrosmog è inodore, incolore, insapore ed è difficile parlarne cosi come facciamo degli altri fattori d'inquinamento. Dall'incontro, si è capito fin da subito che aspettavamo un pò tutti una conferma dell'aspetto un pò più popolare che interessa la nostra comunità e la maggior parte degli intervenuti all'incontro: la relazione tra queste radiazioni, in particolare quelle prodotte da antenne per cellulari e lo stato di salute delle persone. Gli esperti intervenuti e un comitato cittadino che si è appena costituito, chiedono la certezza che la presenza delle antenne di Primosole, Palazzo, San Pauluzzu e quelle che potenzialmente potrebbero essere installate o potenziate in futuro, siano concausa o causa principale di diverse patologie che anche altri scienziati comunque oggi bollano come correrabili.
All'incontro hanno partecipato i tecnici del Praeet (che potete conoscere al link http://www.praeet.it/) : il dr. Giuseppe Teodoro
di Roma, l'arch. Luigi Izzo di Pomezia e il responsabile del progetto Ricci Riccardo di Albano Laziale, che hanno trattato i temi relativi
all'argomento Elettrosmog e l'Applicazione della "famosa" legge quadro. Proprio su quest'ultima si è acceso il dibattito tra il pubblico. Nocciolo della questione, la possibilità del comune di poter permettere l'installazione dellle antenne di telefonia
solo sul suolo pubblico e non da privati, che realmente ne giovano economicamente a discapito dei cittadini vicini.
E' intervenuto anche il sindaco, che ha spiegato il "piano" che ha intenzione di attuare per evitare il potenziamento delle antenne esistenti e l'installazione di nuove e ha anche spiegato che tempo fa ha effettuato un monitoraggio e un controllo delle emissioni elettromagnetiche attraverso i tecnici dell' Arpa. Da quelle misurazioni risultavano dati non allarmanti. I dubbi dei cittadini sul piano dell'amministrazione sono però legittimi: solo attraverso le vie legali, senza uno strumento giuridico e tecnico come quello che potrebbe essere il PRAEET, si potrà evitare il proliferare incontrollato delle antenne? All' ottimismo del sindaco, si contrappone quello del comitato e di alcuni intervenuti che chiedono l'applicazione nel più breve tempo possibile del PRAEET già contattato in passato anche dal gruppo d'opposizione e un monitoraggio serio, viste le preoccupazioni di tanti che abitano nei pressi delle antenne. Ma soprattutto, secondo il parere dei tecnici intervenuti, ci sarebbe anche la possibilità (remota?) di spostare o comunque attenuare i danni di quelle già esistenti e montate.
Alla fine, dopo le varie esposizioni di indubbio valore, sia legali che tecniche, forse in molti volevano solo sentirsi dire alla fine,se questi ripetitori fanno male o no? I tecnici su questo punto sono stati molto chiaro, dicendo che l'esposizione alla lunga può far male, con esempi e foto abbastanza toccanti.
E proprio su questo bisognerà certamente fare certezza in futuro, attuando un piano di monitoraggio costante e serio, che tante volte cozza, come spiegato dai tecnici, contro una legislatura italiana in materia che al momento prevede parametri forse troppi larghi nel definire la potenza di questi apparecchi . Inoltre ogni giorno si ci scontra contro una totale disinformazione del cittadino, ignaro dei danni che le antenne potrebbero causare. Infatti, almeno a Palazzolo è la prima volta che se ne parla (almeno negli ultimi 10 anni) in un dibattito pubblico a porte aperte.
Il tempo intanto passa e Palazzolo cosi come tanti comuni d' Italia, si ritrova a combattere l'ennesima guerra fatta di ricorsi, contro-ricorsi, avvocati, cittadini, tecnici e compagnie telefoniche.
Noi di Innovazione, crediamo che sull'argomento nessuno debba mettere un "cappello" politico. Sulla salute mica si scherza, si alzano barricate. L' argomento è vasto, occorre approfondire le diverse soluzioni e soprattutto non creare terrore tra la gente. Ognuno di noi ha un cellulare, il wi-fi, il tablet, spetta a noi saperlo usare con cautela, affidandoci anche ai consigli di esperti come quelli del PRAEET. Una frase in particolare mi ha colpito ieri: quando il tecnico parlava di Palazzolo e dei palazzolesi, ci descriveva come una comunità unità, legata da affetti e amicizia reciproca. Ecco, quando un palazzolese si ammala, è come se ci ammalassimo tutti, perchè ci conosciamo tutti, lottiamo, vinciamo o perdiamo tutti. Per questo, sull'argomento, dobbiamo cercare di dare risposte concrete e veloci a chi chiede rassicurazioni. Passarci una mano sulla coscienza. Ma soprattutto se la passi chi amministra, con scelte giuste e frutto di dibattito e opinioni. Ad oggi non possiamo fermare l'evoluzione tecnologica, ma possiamo prendere accorgimenti per evitare danni a chi questo territorio lo vive. Gli amministratori accettino tutti i suggerimenti come quelli di chi ha organizzato l'interessante dibattito, quelli che partono dalla base, dalla gente comune, valutando tutto, senza dare nulla per scontato. La salute è di tutti e su questo non ci sono dubbi, formazioni politiche, comitati, o ideologie che tengano.
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